Diluvia lettralmente, diluvia sopra a uno strato di nevischio ghiacciato. Le strade sono paludi e quindi la mia mente perversa ha pensato: "In giro non ci sarà nessuno! Vado in un centro commerciale e inizio il tour dei regali!"
Naturalmente scelgo un centro commerciale coi fiocchi, di quelli con i negozi fighetti. Arrivo e mi conquisto un parcheggio abbastanza comodo. Non sembra esserci moltissima gente. Entro e rabbrividisco; ma questi con cosa sono arrivati? In elicottero? Forse sono lì dalla sera precedente. Vabbè, tanto vale buttarsi nella mischia. Libreria per prima cosa; Francesca vuole i diari di Curt Cobain. Sta passando il periodo dell’Eroe Negativo già meglio di suo fratello che all’epoca, quattro anni fa, ascoltava Marylin Manson salvo poi bollarlo dopo sei mesi come "recion pervertito". Basta lasciarli fare, passa tutto. Conquisto i diari di Curt, un romanzo per Flo, un irresistibile calendario di gatti sempre per Franci ed esco abbastanza soddisfatta. Intimissimi: richiamo irresistibile. Lì potrò completare il regalo per Flo (io amo regalare più cose, magari piccole, ma più pacchettini). Da Intimissimi non si entra, idem da In Fiore: a quanto pare l’intimo va via come il pane. Tento The Body Shop: peggio che peggio. Da Accessorize hanno persino il buttafuori. Mi prende l’ansia quindi decido per l’ipermercato vero e proprio, se non altro farò la spesa e poi hanno di tutto. Oltrepasso il reparto elettronica e telefonia a stento, la gente si spintona, rincorre i commessi. Afferro al volo Bolt e ammorbidente Felce azzurra, ricambi per Swiffer piumino, qualche yoghurt. Banco taglio, pescheria, frutta e verdura neanche a provarci. Sfilo accanto al reparto profumeria, poi libri e cd, intimo…Il mio sguardo si posa su una serie di scatolette: completo reggiseno e brasiliana. Mmmmhh…niente male: seta rosa e pizzo nero, un piccolo nastrino con una perlina a ornare il reggiseno. Prezzo competitivo, sulla scatola lo indossa Manuela Arcuri ma chissenefrega, io sono pure meglio, forse, per certi versi. Vabbè sorvoliamo. Controllo la taglia e metto nel carrello. Scelgo cassa rapida per chi ha meno di 10 articoli. Varia umanità in fila.una tizia getta lo sguardo al contenuto del mio carrello, si sofferma sulla scatola col completo e mi fissa; sopra la testa le lampeggia la scritta "brutta troia". Mi sento un filino in imbarazzo. Il tizio in fila di fianco a me guarda pure lui con occhio bovino. Copro la scatola coi ricambi Swiffer. Arrivo alla cassa e la commessa che fa? Apre la scatola, estrae reggiseno e brasiliana, controlla che siano della stessa taglia, mi guarda e mi fa :" HA VISTO CHE C’ERA L’OFFERTA CHE CON TRE EURO POTEVA PRENDERSI UN PERIZOMA DELLA STESSA LINEA? GIOVANNA CE NE SONO ANCORA DI PERIZOMI IN PIZZO  ROSA E NERI?"
Un vecchietto in fila dietro di me mi guarda e in un impeto ormonale tardivo mi sussurra " Con quel cuo e quele tette beato a chi ghe lo mete ". Ovvio che parlava della Arcuri ma avessi avuto un badile per scavarmi un buco e nascondermi…

Informazioni su Dovesei

Molto della donna che sono stata, un qualcosa della donna che sono diventata.
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7 risposte a

  1. abreast ha detto:

    mi hai fatto sorridere…

  2. RobertoTossani ha detto:

    Ah ah, Simo…

    Ma sa tu ti se’l vecio al parlèa del’Arcuri o de ti?

    Par me, lu lè am per brisa imbezel, cineina: a t’al degh me

    😉

  3. Dovesei ha detto:

    Rob – se’l parlea de mi l’è meio che me piche! :pppp!

    abreast – ehmm…se poi hai tradotto Rob qui sopra sei un linguista provetto, e io necessito ulteriormente del badile.

  4. Masso57 ha detto:

    Pensa andare con una telecamera nascosta in un iper: se ne vedono delle belle -non solo nel senso delle ragazze bionde- e se ne sentono di tutti i colori. A me fa morire il fatto che qui ormai ha preso il posto della passeggiata in piazza, ed i “vorreimanonpossopiù” se ne stanno a divorare con gli occhi qualunque cosa di sesso femminile più o meno animata: non di sola “carnazza” vive l’uomo….

  5. caporaleReyes ha detto:

    meio far envidia che far pecà. si dice anche da voi? 🙂

  6. PC1969 ha detto:

    Ah ah ah…

    Piu’ o meno come quando si comprano dei profilattici all’ipermercato.
    Ti guardano come un marziano…

    Io ho imparato a superare l’imbarazzo, alle signore che mi fissano troppo mi rivolgo con fare cortese e , prendendo in mano la scatola , chiedo : “Vuol gradire ? “. Il badile serve a loro , dopo… :-))

    Ciao !

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