Sera

Preferisco stare in cucina, col portatile. La lavastoviglie che è già al lavoro, stranamente a quest’ora. Le finestre tutte chiuse, che i temporali hanno raffreddato l’aria fin troppo. La gatta sul letto che mi aspetta assieme a un vecchio romanzo di Enzo Biagi, “Una Signora Così Così”, vecchio anche perchè comprato a una bancarella di libri usati. Era aspro Biagi, non troppo simpatico, ma la storia mi incuriosisce. Sono stanca, reduce da una fastidiosissima cistite che pur se durata un paio di giorni mi ha scombussolata. Sono stanca di troppe cose fatte e di quelle ancora da fare. Penso alle bollette da pagare, imbucate nella borsa; domani andrò al punto sisal a pagarle. Io le odio, le bollette, e non solo perchè sono denaro che esce. Le odio perchè le dimentico in fondo alla mia borsa-pozzo. Le odiavo ugualmente quando le facevo arrivare in banca, che poi stavo lì a chiedermi “perchè ‘zz ho così pochi soldi in conto?”. Perchè la Signora Banca diligentemente le paga allo scadere, e io anarchicamente le ho sloggiate dalla banca, a parte quella del gas. Perchè? Non lo so. Perchè sogno di non aver bisogno di banche, poste, servizi, tutto doppio, gestione casa mia e gestione casa di mia mamma.
Sogno una vacanza lontana da tutto e tutti. Anche non lontanissima ma un posto dove nessuno, e sottolineo NESSUNO mi rompa i coglioni. Detesto quest’ansia sottile, la sensazione di avere sempre dimenticato di fare-dire-pagare-comunicare-pianificare qualcosa.
Sogno anche solo di poter passare un’altra giornata a zonzo per le isole della laguna di Venezia, senza fretta, su e giù per i vaporetti e camminare senza meta per le isole meno note, proprio quelle devastate dal tornado ieri. Ero là dieci giorni fa, c’era il sole e quella calma straordinaria che trovi oramai in pochi posti; Mazzorbo, Sant’Erasmo, Vignole.
Ci tornerò appena possibile, forse con Flo, forse con lui, forse con le amiche del club delle ex mogli, forse da sola.
La solitudine mi piace. Come stasera: i ragazzi fuori per i fatti loro, io che tra poco, pochissimo m’infilerò a letto, un occhio alla televisione, qualche pagina del libro, uno sguardo alle cime degli alberi dei giardino, le macchie azzurre delle mie plumbago sui davanzali. Certe sere non mi manchi, tanto so che ci sei, che ci siamo. Il tempo non cambia le persone ma cambia la percezione, inspessisce la pelle del cuore. Quando ci sei tutto si amplifica, si dispiega, riprende prepotentemente. Quando non ci sei mi quieto, ripiego le vele.
Magari per molti non è più amare, questo: per me è da tempo l’unico modo possibile.

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Molto della donna che sono stata, un qualcosa della donna che sono diventata.
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9 risposte a Sera

  1. Signorasinasce ha detto:

    Io faccio le stesse cose che fai tu.
    Penso in modo uguale ed ho le tue medesime fatiche.
    Ma non voglio amare più.
    Il cuore d’ora in poi non lo do più a nessuno.
    Fa male ed io invece voglio stare bene.
    Voglio essere aria.

    • Dovesei ha detto:

      I lividi che qualcuno ci lascia, prima o poi scompaiono e si torna ad avere voglia di amare, qualunque cosa questo significhi perchè, appunto, si guarda all’amore, all’essere in due, in modo molto diverso. Ti abbraccio Stefania

      • io ha detto:

        e x fortuna che quei lividi scompaiono…. alla fine basterebbe trovare chi guarda all’amore nello stesso modo …..

        Ma non si parla di coppia però, non si parla per niente di coppia!
        Questo che voi scrivete è semplicemente AMARE l’AMORE
        l’essere in due significa condivisione
        Può la condivisione essere rarefatta in pochi anche se magnifici momenti?
        Condivisione

        Voi parlate di vite parallele che ogni tanto s’incontrano e questo all’infinito!
        comunque si …Stefania per fortuna: I lividi che qualcuno ci lascia, prima o poi scompaiono e si torna ad avere voglia di amare … però io so cosa questo significhi

        • Dovesei ha detto:

          Quella degli attimi, per quanto perfetti, non è una scelta: capita.
          Io scelgo la persona, ogni giorno, e senza più essere innamorata dell’amore, prerogativa che ho lasciato ai miei 16 anni, quindi un paio di ere fa.
          Poi comunque in qualunque storia niente è mai semplice, anche in legàmi colladaudati dal tempo e da tutti i crismi.
          Ogni storia è a sè, e ogni storia provoca lividi che per fortuna scompaiono. E’ la memoria della botta che è indelebile, e serve a crescere e a preservarsi.

  2. Riccardo ha detto:

    Sai che amo la vela e la vendita della barca mi ha devastato ben più di quanto pensavo, ma nelle ultime righe hai descritto esattamente il vento proprio come lo sente uno che a vela è andato per tanto tempo.

    Riccardo

  3. Dovesei ha detto:

    Pensa che a me il mare aperto fa paura. Forse è anche per questo che amo la laguna e i laghi in generale: ti danno una falsa percezione di tranquillità.

  4. io ha detto:

    c’è tanta gente che anche a 40 60 80 anni resta innamorata dell’amore ….non credo che sia ad esclusivo appannaggio dei sedicenni
    pensa io nonostante i miei 46 anni ancora non ho perso l’incanto, la meraviglia del solo pensare all’Amore 🙂
    Anche io ho scelto quella persona ogni giorno ed ogni giorno l’ho sempre detto che sceglievo
    🙂

    E’ la memoria della botta che è indelebile, e serve a crescere e a preservarsi…..su questa frase ti do completamente ragione!
    sarà che a ma la memoria delle botte precedenti probabilmente non mi hanno aiutata a preservarni….anzi mi hanno spronato sempre di più a cercare quello che desideravo…. “l’amore quello con cui condividere ed invecchiare”
    sono rimasta una sognatrice all’antica una che pensa che infondo tutto sia possibile se c’è la volontà…
    Anche questa frase la ritengo giusta :Quella degli attimi, per quanto perfetti, non è una scelta: capita.
    già capita…certo non te lo scegli
    e se non c’è alcuna possibilità ma proprio nessuna di cambiare “le cose ” o te lo tieni o alla fine ne fai a meno!!
    in fondo c’è gente che fa a meno di vivere nell’amore, non credi?

    Grazie cmq dello spazio
    un saluto

  5. Riccardo ha detto:

    SE lo conosci non lo eviti

  6. Dovesei ha detto:

    Il dibattito sarebbe interessante. In giro vedo di tutto: persone che pur di non sognare, tentare, vivere, si dedicano a tutto meno che, appunto, a vivere, a lasciarsi vivere. Perchè prima o poi qualcosa arriva, qualcosa torna, qualcosa succede.
    Ha ragione Riccardo: se lo conosci non lo eviti. L’importante, PER ME, e lo sottolineo perchè quando si parla di sentimenti è necessario, è tenere sembre ben presenti i fallimenti passati e la memoria del dolore. E’ questo che fa sì che io non desideri invecchiare insieme alla persona in questione. E’ un discorso egoistico, probabilmente infantile ma è come sono io oggi.

    Sei la benvenuta, Io, quando vorrai.

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